3 gennaio 2010

Andalusia 21 / 28 novembre 2009

Con Anna e Corrado abbiamo iniziato il viaggio il 19 fermandoci 2 notti e 1 giorno da Max e Silvia ;sabato pomeriggio abbiamo raggiunto il bellissimo Marriot's di Marbella,frazione Elviria dove abbiamo trascoro una più che piacevole settimana.






Domenica abbiamo raggiunto Gibilterra sotto una leggera pioggerellina ma,perseverando,siamo saliti sulla Rocca e il vento ha spazzato le nubi permettendoci di ammirare anche le coste dell'Africa ; qui siamo sul cippo che rappresenta le colonne d'Ercole.


Le scimmie sono ormai abitanti fisse del parco della rocca e le foto con loro sono di prammatica anche se con un po' di paura e di schifo. Però fanno anche tenerezza questi quadretti familiari!









Dopo aver visitato la Cueva di S. Michele usata in tempo di guerra come ospedale ed ora come hall per concerti,raggiungiamo il Tunnel del grande assedio .Vicini all'ingresso ammiriamo il panorama e poi all'intero percorriamo una minima parte dei 30 e più chilometri che aggirano la rocca.




In prossimità delle feritoie sono state ricostruite scene di vita dell'epoca in modo molto realistico.




Tutte le sere,al rientro dalle varie escursioni,ci siamo coccolati con le attività acquatiche offerteci dal residence : piscina riscaldata, idromassaggio, bagno turco e sauna ...una vera goduria!!!



lunedì : giornata limpida e soleggiata; raggiungiamo Cordova. Carlo V nel 1526 in occasione della sua visita alla Cattedrale costruita all'interno della Moschea di Cordova disse :" Non avevo idea di come fosse,altrimenti non avrei mai permesso che si toccasse quello che c'era,perché avete distrutto una cosa unica al mondo e al suo posto ne avete messa una che si può vedere dappertutto "







Queste parole esprimono,credo,il pensiero di ogni visitatore che entri nella Mezquita dove una stupenda fuga prospettica di archi incanta per la sua perfezione e bellezza.
L'arte araba rifulge in tutto il suo splendore contrastando con quella cristiana che si é sovrapposta senza,per fortuna,cancellarla.





La penombra , i giochi di luce , il colore rosso e bianco delle chiavi di volta degli archi , il silenzio , tutto invita al raccoglimento e conferisce al luogo un che di mistico che non riesce invece a dare la cattedrale cristiana con la sua maestosità e magnificienza.










Ci perdiamo poi nei mille vicoli del quartiere ebraico dove tra un tripudio di fiori e piante occhieggiano i patii nascosti e i " talleres " degli artigani.











L'alto campanile della Cattedrale che una volta era un minareto,si staglia tra i bianchi muri dei vicoli ingentiliti da una quantità di vasi dai quali si rovesciano cascate di piante e fiori sempre con il sottofondo dello sgocciolio delle fontane.










Ripercorriamo il Ponte romano dove si erge la Torre della Calahorra e ci sgranchiamo le gambe nello spazio naturale dei " Sotos de la Albolafia" che sulle rive del Guadalquivir ospitano migliaia di uccelli.















Dedichiamo il martedì al meritato relax : lunga camminata sulla spiaggia, un po' di abbronzatura,idromassaggio all'aperto e pranzo sul terrazzo...cosa volete di più dalla vita? Nel pomeriggio visitiamo il" Casco antiguo "di Marbella e il lungomare un po' deludente; il tramonto però é all'altezza dele aspettative.














Mercoledì : Siviglia. Ci inoltriamo nel vastissimo Parco di Maria Luisa e giriamo in lungo e in largo la scenografica Piazza di Spagna costruita essenzialmente in mattoni abbelliti da un rivestimento in piastrelle ;















I grandi pannelli di ceramica dedicati alle povince spagnole lasciano veramente a bocca aperta per la loro bellezza.

















Peccato che il lago sia in secca a causa dei lavori di restauro; ammiriamo comunque i ponti sempre decorati con ceramiche policrome.
















Girovaghiamo in mezzo al verde e agli zampilli di molte fontane raggiungendo Piazza d'America con il suo specchio d'acqua racchiuso tra deliziosi palazzi;
















Passando tra una moltitudine di colombe bianche,ci dirigiamo verso il Guadalquivir e camminando lungo le sue sponde raggiungiamo la Torre dell'oro che si erge come una sentinella specchiandosi nelle acque del fiume.




















Visitiamo , dopo pranzo , la maestosa e immensa Cattedrale costruita sull'originale Moschea della quale restano solo ( purtroppo ) il Patio de los naranjos e la Giralda,il simbolo della città ed ex minareto.



















Saliamo fino alla torre campanaria della Giralda ( 34 piani più due brevi rampe di scale ) e la faticaccia é ripagata dalla spettacolare vista sopra i tetti della città a 360°. Concludiamo la visita gironzolando nella Juderia,l'ex quartiere ebraico e nel Barrio de Santa Cruz.















Purtroppo il giovedì si preannuncia nuvoloso mentre ci dirigiamo verso Granada.















In lingua araba " Qalat Alhambra "significa " castello rosso " ed infatti questo splendido complesso palatino che sorge su di una collina,é circoscritto da alte mura rosseggianti.















la cittadella,i palazzi e i giardini sono carichi di simbologia e mitologia;














Il patio dei mirti é uno dei più suggestivi anche perché lo specchio d'acqua al centro riflette gli edifici circostanti.















Purtroppo il Patio dei leoni é parzialmente visibile a causa di lavori ma non per questo meno bello.














Il fine lavoro degli artigiani dell'epoca é tutt'ora visibile e non finisce di stupire per la raffinatezza
del decoro simile ad un merletto.

















Archi e colonne,patii e stanze abbellite da mosaici e stucchi : un suseguirsi di meraviglie.















Ogni stanza é decorata dal pavimento al soffitto senza nulla togliere alla leggerezza;














Dalle finestre si occhieggia su patii interni sempre abbelliti dalla vegetazione e dalle fontane che accompagnano il visitatore con il loro continuo sgocciolio.















Da alcune finestre si gode del panorama sottostante.



















Usciamo dal palazzo per incamminarci nei Giardini del Generalife che in lingua araba significa " il giardino dell'architetto " e,purtroppo,inizia a piovere.












Ma non sarà certo la pioggia fermare i nostri eroi tanto più che la bellezza del luogo invita a continuare la visita (anche se debitamente bardati ).



















In questo luogo i monarchi solevano ritirarsi nei mesi più caldi dell'anno e girando tra fontane,zampilli d'acqua, siepi,alberi e fiori se ne capisce il motivo.















L'acqua é una costante nell'architettura araba perché, a ragione , considerata fonte di vita; oggi però si esagera e della pioggia avremmo fatto volentieri a meno ma....




















l'acqua che cade dal cielo e si unisce a quella delle fontane é comunque suggestiva. Terminiamo la visita vagamente umidicci ed optiamo per un rientro anticipato. Al residence ci ritempriamo nell'acqua delle piscine.














dedichiamo il venerdì al sole,al relax e a qualche attività proposta dall'equipe del Marriot 's : dopo una lunga passeggiata sulla spiaggia,io ed Anna facciamo acqua gym ed idromassaggio all'aperto mentre dopo pranzo Enio si da alla pesca sprtiva.
















Alla sera dopo aver espletato le ultime formalità alla reception,gustiamo una deliziosa cenetta al chiringuito " El merendero " sulla spiaggia a poca distanza dal
residence.












Sabato 28 : partiamo alla volta di Castelldefels dove passiamo due bei giorni con Max,Silvia ed Airam senza tralasciare una giornata da turisti a Barcellona prima del dovuto ritorno a Milano il 1° di dicembre,nostro 40° anniversario di matrimonio.